Di solito uso sia i monitor da studio sia le cuffie per il lavoro in studio - usando le cuffie quando voglio controllare il segmento che sto mixando in isolamento. Per me è importante che le cuffie riportino precisamente ogni cambiamento fatto sul suono, e poiché le uso per togliere il rumore d'ambiente, l'isolamento è fondamentale. Siccome passo ore lavorando su un mix, è importante anche che calzino a pennello e che siano abbastanza confortevoli senza provocare affaticamento. Questo è ciò che reputo importante quando le uso io, ma è anche un problema quando le usa qualcun altro; quando chiedo ai musicisti di indossare le cuffie gli do cuffie leggere, che non diano fastidio mentre si suona. Le cuffie HPH-MT7 sono simili alle HPH-MT220 - che sono quelle che uso di solito - per la risposta lineare su tutte le frequenze, ma ho capito che le MT7 sono particolarmente indicate nel monitoraggio di voci. Anche se non è qualcosa che tenete in considerazione quando state ascoltando della musica, quando si passa alla produzione musicale penso si debbano usare gli strumenti migliori per ogni situazione specifica, e la comodità e il comfort della MT7 me la fanno raccomandare ai musicisti.
Per queste prove ho ascoltato un CD di riferimento e un suono monofonico da alcuni materiali multitraccia. La prima cosa che ho notato è stata l precisione con cui le cuffie MT7 riproducono il suono. Quando volete monitorare un particolare suono, o ascoltare un passaggio specifico di una sorgente stereo, vi permettono di concentrarvi sul lavoro con facilità. La separazione del suono è buona, e penso si possa dire che facilitano la concentrazione. Su questo, seguono le orme delle MT220. Io sono un fan devoto delle MT220 per il loro isolamento, la riproduzione precisa, e per il fatto che puoi indossarle per lunghi periodi senza affaticamento, ma le MT7 sono leggere, il che le rende perfette per lavori di lunga durata. Sono una buona scelta quando siete fuori dallo studio, o quando volete farle usare a dei musicisti, così o scelto di usarle in tanti modi, a seconda delle circostanze.
Yuji Sugiyama ha iniziato la sua carriera come ingegnere dell'amplificazione nel 1988, lavorando con artisti come Kujira, Masumi Hara, Chikada Haruo & Vibrastone, e la Tokyo Ska Paradise Orchestra. In seguito è passato alla registrazione e alla produzione, lavorando in collaborazione con molte compagnie, compresi Soft Ballet, Nav Katze, Tokyo Ska Paradise Orchestra, Schaft, Pizzicato Five, Hiroshi Fujiwara, UA, X JAPAN, L'Arc~en~Ciel, LUNA SEA, Jungle Smile, Super Soul Sonics, Kohmi Hirose, Core of Soul, cloudchair, Cube Juice, Atsushi Sakurai, dropz, Suiren, Heavenstamp, Nirgilis, Yui Horie, Takuma Terashima, Mao Abe, Babyboo, YOSHIKI, and Ryuichi Kawamura. Ha anche scritto un libro intitolato "Tutto sulla registrazione e il mixing" (Rittor Music).