SWP1

SWP1-8MMF e SWP1-16MMF hanno un porta in fibra (opticalCON multimode) standard, mentre il SWP1 non ne ha. Ogni modello ha due slot per fibra, quindi può essere aggiornato con due porte in fibra, usando il kit modulo per fibra opzionale MMF-SWP1.

È supportato solo il modulo a fibra multi-mode.

Ogni led si accenderà o lampeggerà quando si verifica un loop sulla porta. Se non ci sono loop, i led saranno spenti.

I LED sono utilizzati per indicare l'assegnazione VLAN di ogni porta. Per esempio, se entrambi i led sono spenti, la porta è assegnata al VLAN 1. Quando il LED superiore è verde indica il VLAN2, mentre quando è arancione indica il VLAN3. Se entrambi i LED sono arancioni, significa che la porta è utilizzata come Trunk.

Serve agli ingegneri più esperti: normalmente non serve. Fornisce una Command Line Interface (CLI) per gestire e configurare gli switch tramite cavo seriale. Comunque, per un setup veloce, si possono usare gli switch DIP del pannello frontale, mentre un browser web fornisce un altro modo comodo per raggiungere le regolazioni degli switch.

Il modo Dante è già ottimizzato per l'uso su reti audio Dante. In pratica, le regolazioni come EEE, QoS, e IGMP Snooping sono impostate automaticamente per Dante. Usate il modo “DANTE” insieme al “VLAN PRESETS” per richiamare una configurazione adatta. Questi sono impostazioni di fabbrica che saranno richiamati dopo il reboot.

Il modo "USER" memorizza le impostazioni degli switch, che possono essere modificate liberamente. Per esempio, usate un DANTE VLAN PRESET per iniziare, esportate il file Config, passate al modo USER, caricate il file Config, quindi modificate le assegnazioni VLAN. Queste impostazioni saranno memorizzate, anche dopo lo spegnimento.

Da notare che DANTE e USER sono due modi completamente differenti. La configurazione degli switch, così come altre impostazioni come la password dell'amministratore e l'indirizzo IP, non vengono condivise.

Si possono definire fino a 255 VLAN oltre al VLAN1 di default.

Il VLAN PRESET B usa due porte etherCON/RJ45 come porte “Trunk”, e anche le porte in fibra ottica. Con la USER CONFIG si può usare qualsiasi porta come “Trunk”.

Si, la Link Aggregation è disponibile con il VLAN Preset Normal, A e B. Comunque, questo tipo di ridondanza causa dei brevi dropout audio nella rete Dante se c'è un guasto su un cavo, quindi si raccomanda di usare reti Dante Primaria e Secondaria separate nelle applicazioni più importanti. Potete usare la Link Aggregation anche su ogni rete Primaria e Secondaria.

Usate il Web GUI, che è raggiungibile tramite il software Yamaha LAN Monitor.

I preset VLAN non sono adatti ad una rete spanning tree, anche se possono essere modificati dalla Command Line Interface (CLI) per supportare uno spanning tree. Dovrebbero essere programmati solo da ingegneri di rete esperti.

Per saltare la programmazione, i file di configurazione sono forniti come variazione dei preset VLAN.

Si, anche se raccomandiamo di usare switch Yamaha lungo la rete per un sistema più stabile e un monitoraggio di rete più efficace. Funzioni come Link Aggregation e Spanning Tree possono risultare non compatibili con switch di altre marche.

Si, anche se è disabilitato nel modo DANTE CONFIG per una rete Dante stabile.

Certo. È impostato correttamente per essere usato con Dante nel modo DANTE CONFIG.

Certo. È attivo nel modo DANTE CONFIG. Comunque, va notato che non è disponibile su VLAN 2 o i preset A e B, perché il VLAN1 è progettato per una rete Dante, mentre il VLAN 2 è per gli altri dati di rete su questi preset.

Certo. È abilitato sulle impostazioni VLAN per Dante nel modo DANTE CONFIG. Se sono collegate più unità SWP1, una sarà scelta automaticamente come il Querier.

Certo. Se viene trovato un loop, sarà bloccato automaticamente.

Gli switch sono impostati su DHCP di default. Su una rete Dante senza un server DHCP, userà un indirizzo IP nella serie 169.254.*.*. Come in un'apparecchiatura Dante, gli switch non hanno bisogno di un indirizzo IP per essere rilevati dal software di gestione (Yamaha LAN Monitor). Se necessario, si può assegnare un indirizzo IP fisso agli switch.

No, può essere un client, ma non un server.

Il Web GUI può essere protetto da una password per impedire cambiamenti non autorizzati delle impostazioni.

Sono disponibili il Port Shutdown e il ACL (Access Control List) per proteggerla da accessi indesiderati.

Le serie SWP1 e SWR sono le più indicate per questo software. Sono supportati anche altri switch, router e AP wireless Yamaha, ma con funzionalità limitata. Verranno trovati anche switch di terze parti, ma non saranno controllabili.

Viene usato un protocollo Layer 2, senza doversi preoccupare dell'indirizzo IP. Selezionate l'interfaccia di rete corretta sul vostro computer, e gli switch e gli apparecchi Dante saranno trovati automaticamente.

Non direttamente. Questo software è fatto principalmente per il monitoraggio della rete. Comunque, il software comprende una scorciatoia per accedere al Web GUI, che viene usato per modificare le impostazioni degli switch.

Certo, si possono nominare nel “Device Settings” del Yamaha LAN Monitor.

Non è facile. L'unico modo è salvare la configurazione degli switch come file .txt e modificarlo. Potrebbero provarci solo programmatori esperti.

No, potete solo monitorare le impostazioni Dante come la larghezza di banda usata, la latenza, e la frequenza di campionamento. Si può usare il software Dante Controller sullo stesso computer per modificare le impostazioni delle apparecchiature Dante.

Certo, si può fare un SYSLOG da ogni switch e salvarlo tramite il Web GUI.

Alcune apparecchiature abilitate Dante come le serie CL, QL e R Yamaha compaiono 2 volte nella lista delle apparecchiature collegate del Yamaha LAN Monitor. Ciò è normale, in quanto queste apparecchiature hanno 2 indirizzi MAC: uno per la porta Dante e uno per la gestione dell'apparecchio.

Cliccate l'icona “Snapshot” per ricordarvi lo stato attuale delle apparecchiature collegate. Se lo stato cambia (se è stata collegato un nuovo apparecchio o se ne è stato tolto uno), il software ve lo indicherà. Un apparecchio nuovo sarà evidenziato in blu, mentre un apparecchio tolto sarà evidenziato in rosso. In questo modo sarà semplice e veloce risovere eventuali problemi. Se riconfigurate la rete, cliccate l'icona Snapshot un'altra volta per resettarla.

Lanciate il software Yamaha MTX-MRX Editor, o mandate un PING al MCP1 e premete il tasto Update nella lista delle apparecchiature collegate del Yamaha LAN monitor. Il MCP1 sarà riconosciuto e mostrato.

Questo succede perché quelle porte verranno assegnate a un Link Aggregation group, e il Web GUI attualmente non supporta le modifiche a Link Aggregation group. In questo caso, piuttosto che disabilitare il gruppo usando l'interfaccia Command Line, o importare un file Config in cui la Link Aggregation è disabilitata, cambiate le impostazioni VLAN tramite il Web GUI.

Siccome il SWP1 non mantiene l'impostazione dell'ora dopo lo spegnimento, la data e l'ora saranno inizializzate al "1970/1/1 0:00:00” ogni volta che si riaccende l'apparecchio. È necessario un Network Time Protocol (NTP) server per aggiornare automaticamente l'ora delle apparecchiature.

Siccome il SWP1 non mantiene le impostazioni di orario durante lo spegnimento, la data e l'ora saranno reimpostate ad ogni riaccensione. Quindi, la versione attuale del Web GUI mostra l'annotazione "tempo trascorso dalla riaccensione" riguardo alla regolazione dell'ora.